Contrariamente
all'opinione largamente diffusa, la storia della caccia alle streghe è
legata a filo diretto alla storia dei paesi mitteleuropei. Nei paesi influenzati
dalla riforma protestante infatti, l'esigenza di liberarsi di quei residui di
supertizione e di paganesimo fu storivcamente molto più forte.
Al Sud invece da sempre la chiesa cattolica, lì dove non poteva combatterle,
ha cercato di "arrangiarsi" o meglio di inglobare quelle forme di religiosità
popolare ed i residui di culti pagani. Queste
forme arcaiche di religiosità popolare, in Lucania, come in Puglia o in
Calabria hanno un comune denominatore: sono un dominio esclusivo delle donne.
Sono sempre le donne che guariscono i bambini, sono le donne che guariscono le
altre donne, le donne che alllattano e le donne che amano. Sono le donne che liberano
dal maloccchio che fanno il pane e benedicono la terra... Per
questo motivo (fatta eccezione dei musicisti) il mondo delle tarantate è
quasi esclusivamente un mondo al femminile. Nella cultura contadina erano proprio
le donne che maggiormente sentivano il bisogno di liberare il corpo dalle pene
del quotidiano, perchè proprio sulle donne pesava doppiamente il carico
della famiglia della casa ed del lavoro nei campi . E'
a questo fantasioso mondo fantastico al femminile, alla natura ed alla religiosità
dell'Italia meridionale che abbiamo inteso dedicare il carrro della tarantella
di quest'anno. |